Grazzanise
Asilo delle Grazie. Questo è il nome dato dagli antichi romani all’odierno maggior centro abitato del Mazzone. Tale antichissima origine si ritrova costantemente nella vita del Comune, che ha titolato con il nome delle Tre Grazie: Eufrosina, Talia ed Aglaia, non solo lo stemma gonfalone ma anche le principali strade del paese. Fonti accertate fanno risalire la fondazione del Comune all’occupazione, operata da Augusto, del Campo Stellato. L’area occupata, a destra e a sinistra del Volturno, sulle due opposte sponde, sembra confermata dalle vestigia della Torre di Augusto, ivi esistente. Ed è appunto la particolare collocazione nel cuore del Mazzone, il famoso Campo Stellato, luogo di predazioni e di rifugio, a determinare le alterne e complesse vicende storiche di Grazzanise. E’Tito Livio a narrarci le incursioni dei Sanniti; le invasioni di Annibale che, insediatosi a Capua, “in Campum Stellatum discendi”; di Spartaco, che, incitati gli altri schiavi a ribellarsi ai Romani, ivi cercò di resistere strenuamente alle truppe di Crasso. E ancora, nel corso dei secoli, Grazzanise subisce il governo e il malgoverno di Vandali, Goti, Longobardi, Franchi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Borboni. Anzi a proposito del dominio Aragonese, il Comune, proprio sotto Re Ferdinando I visse il periodo di massimo fulgore. A conferma di ciò, gli annali di Grazzanise raccontano che la particolare benevolenza del sovrano verso il Comune, fu dovuta anche al miracolo di Santa Massimiliana Bona, che, con l’aiuto della preghiera, riuscì laddove ogni altro essere umano, soldato o cacciatore, aveva miseramente fallito: la cattura di un pericolosissimo cinghiale, terrore del paese.
Gli abitanti amano ancora oggi ricordare, questo episodio, raffrescato nelle chiese parrocchiali, parte integrante di antiche origini, a cui si mostrano radicalmente legati. Grazzanise è, ancora, nel corso dei secoli al centro di episodi storici: teatro della Battaglia del Volturno, combattuta da Garibaldi nel 1860, subisce, infine le atrocità dell’ultima guerra mondiale. E, infatti, messa a ferro e fuoco dai tedeschi in ritirata, a causa, innanzi tutto, di un ponte, unico collegamento nel Basso Volturno. In quei giorni tragici Grazzanise perse centinaia di suoi cittadini. Oggi il Comune, risanate le ferite degli orrori della guerra, va riaffermando l’antica posizione strategica, che lo colloca al centro del Mazzone. E’ appunto la fertilitàdei terreni, la vicinanza con l’agro aversano, capuano, volturniano ed aurunco, cherendono un centro con buone potenzialità agricole ed industriali che attendono migliori sfruttamenti.